I danni provocati dalle alluvioni dei giorni scorsi hanno messo in ginocchio il settore agricolo e causato danni anche a infrastrutture pubbliche e private.

La giunta comunale di Arcidano ha decretato lo stato di calamità naturale.

"Le forti piogge che hanno colpito di recente anche il nostro paese - ha commentato il sindaco Emanuele Cera - hanno causato straripamenti di torrenti e rigagnoli con conseguenti allagamenti di terreni e danneggiamenti delle strade urbane e rurali, nonché alle strutture e agli animali, pascoli e colture di diverse aziende agricole e zootecniche. Considerato che tutto il territorio di Arcidano è stato interessato dall'eccezionale evento atmosferico si è ritenuto che la situazione creatasi debba essere qualificata in termini di calamità naturale".

"Anche alla luce delle numerose segnalazioni e richieste d'intervento - prosegue Cera - da parte di produttori e cittadini sui danni provocati dalle avverse condizioni meteorologiche abbiamo deciso di correre ai ripari, per quanto di nostra competenza e in base alle nostre possibilità. Non è facile predisporre una stima dei danni, in quanto gli effetti causati dalle forti piogge dovranno essere quantificati dagli enti preposti e competenti, noi ci aggrappiamo alla deliberazione della giunta che disciplina l'iter procedurale relative agli eventi di calamità maturali".

Il sindaco ha ricordato che le denunce dei danni subiti dovranno esser presentate in comune entro il 28 maggio.

"È doveroso - conclude Cera - promuovere ogni iniziativa opportuna e necessaria, segnalando agli organi preposti, tra cui l'Agenzia regionale per il sostegno all'agricoltura (Argea), l'evento calamitoso in questione, al fine di venire incontro alle esigenze soprattutto del settore agro-pastorale di Arcidano che versa in gravi difficoltà, con la speranza che il procedimento venga preso in debita considerazione dagli enti preposti".

Elia Sanna

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