Nell'ambito del processo che lo vede come imputato per i reati di strage aggravata dall'odio razziale, tentato omicidio plurimo, danneggiamento e porto abusivo d'arma, verrà eseguita una perizia psichiatrica sulla capacità d'intendere e di volere di Luca Traini, il 28enne responsabile del raid razzista avvenuto a Macerata il 3 febbraio scorso.

Secondo quanto dichiarato dal giovane, vicino ad ambienti di estrema destra, con la sparatoria intendeva "vendicare" l'omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui corpo è stato trovato senza vita riposto in due trolley.

Per la sua morte sono indagati quattro uomini, tutti di nazionalità nigeriana, tra cui il pusher 29enne Innocent Oseghale.

A disporre la perizia è stata la Corte d'Assise di Macerata, che ha rinviato il processo che vede come imputato Traini al 23 maggio, quando affiderà l'incarico allo psichiatra Massimo Picozzi.

Respinta invece la richiesta del Procuratore Giovanni Giorgio di affidare una consulenza di parte da contrapporre a quella della difesa.

Secondo lo psichiatra Giovanni Battista Camerini, incaricato dai legali del 28enne, l'imputato sarebbe parzialmente incapace di volere a causa di un disturbo bipolare della personalità.

La Corte ha inoltre rigettato l'istanza di sequestro conservativo di beni di Traini fino al valore di 750mila euro pretesi come risarcimento danni da Jennifer Otioto, colpita tra il braccio e la spalla sinistri da un proiettile mentre si trovava vicino alla stazione ferroviaria.

Il processo contro Traini si è aperto lo scorso 9 maggio: i legali del 28enne hanno chiesto e ottenuto per il loro assistito il rito abbreviato.

(Unioneonline/F)

LA SPARATORIA A MACERATA:

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