Si tiene oggi a Roma l'udienza di Joao Pedro al Tribunale Nazionale Antidoping del Coni.

Il brasiliano era stato sospeso per 60 giorni per essere risultato due volte positivo all'idroclorotiazide, un diuretico vietato dalla Wada.

Il rossoblù è riuscito a tornare in campo a Firenze dopo due mesi grazie al buco temporale tra la scadenza della sospensione e il verdetto del Tribunale.

La procura ha chiesto una squalifica di quattro anni per il numero 10 del Cagliari, fino al 9 marzo 2022.

L'intenzione dei legali Gaetano Mari ed Ernesto De Toni è quella di dimostrare che Joao ha assunto la sostanza inconsapevolmente, "attraverso un integratore contaminato". Gli avvocati puntano all'assoluzione.

E se la sentenza non dovesse arrivare oggi pomeriggio, il brasiliano sarebbe a disposizione di Diego Lopez anche nell'ultima, decisiva, partita di campionato contro l'Atalanta.

Cosa già successa al capitano del Benevento Fabio Lucioni, che ha giocato tre partite dopo la sospensione e prima della sentenza di squalifica.

(Unioneonline/L)

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