Un'ulteriore svolta nell'inchiesta sull'omicidio di Sana Cheema, la 25enne uccisa in Pakistan prima di rientrare a Brescia, città in cui risiedeva.

Dopo gli arresti del padre, che ha confessato di averla uccisa strangolandola, e del fratello, sarebbero indagate anche la mamma e la zia della ragazza, secondo quanto riporta il Giornale di Vrescia.

È stato lo stesso capo della polizia locale, quando ha riferito della confessione del padre, a comunicare che sono indagati la mamma e la zia della 25enne, e che gli inquirenti hanno chiesto una proroga di 15 giorni delle indagini, in attesa dei risultati di tutti gli esami sul corpo della vittima.

Mustafa Ghulam Cheema, papà di Sana, si trova in cella a Kunjah, accusato di aver strangolato a morte la ragazza con l'aiuto del figlio Adnan.

Gli inquirenti dicono che l'uomo ha confessato, il papà di Sana nega di averlo fatto: "Se le cose sono andate così è per il volere di Allah", ha detto.

(Unioneonline/L)

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