L'Iran è pronto a riprendere le attività di arricchimento dell'uranio "su scala industriale" e "senza alcuna restrizione", qualora l'accordo sul programma nucleare siglato nel 2015 da Teheran e dai cosiddetti 5+1 (i Paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu più la Germania) dovesse decadere, dopo l'annuncio da parte degli Stati Uniti di abbandonare l'intesa.

Lo ha reso noto il capo della diplomazia della Repubblica islamica, Mohammad Javad Zarif, che ha ribadito il suo impegno nel salvaguardare l'accordo attraverso consultazioni con i partner firmatari.

In particolare Teheran ha invitato i tre europei (Francia, Gran Bretagna e Germania), ad adottare misure tali da "salvaguardare l'accordo e attuare i loro impegni - che si sono dimostrati incapaci di assolvere pienamente anche mentre gli Stati Uniti erano nominalmente nell'accordo, a causa degli ostacoli posti dall'Amministrazione

Trump".

Il governo iraniano ha poi fatto sapere che "nessuno dei termini o delle disposizioni, che sono stati oggetto di 12 anni di negoziati, sono negoziabili in alcun modo".

Nel comunicato dell'esecutivo di Teheran si spiega inoltre che l'Organizzazione dell'Energia Atomica dell'Iran è già stata incaricata di "adottare tutte le misure necessarie per preparare l'Iran a perseguire l'arricchimento su scala industriale senza restrizioni, utilizzando i risultati delle ultime ricerche e sviluppo dei coraggiosi scienziati nucleari iraniani".

Intanto nel Paese mediorientale continuano le proteste contro il presidente americano: nella capitale e in altre città iraniane sono state bruciate bandiere a stelle e strisce.

(Unioneonline/F)

GLI USA ANNUNCIANO L'USCITA DALL'ACCORDO:

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