"La morte di un giovane di 19 anni è una sconfitta di tutti".

Così i sindacati si sono espressi sull'ennesimo incidente sul lavoro, questa volta nel cantiere navale di Fincantieri a Monfalcone, in provincia di Gorizia, dove un operaio 19enne è stato schiacciato da un blocco di cemento di 700 chili: ricoverato d'urgenza, è morto all'ospedale di Cattinara, a Trieste.

Nel cantiere monfalconese è subito scattato lo sciopero, mentre Fincantieri ha assicurato "il massimo impegno per l'accertamento delle cause".

"È intollerabile che si continuino a verificare morti e incidenti sul lavoro a cadenza quasi giornaliera - dicono le tre sigle, Fim, Fiom e Uilm -. Quello che si è consumato in Fincantieri è gravissimo, è l’ennesimo incidente in un cantiere navale legato alla filiera degli appalti su cui bisogna intervenire alzando i controlli e la formazione".

"Bisogna da subito lavorare sulla sicurezza: l’obiettivo deve essere zero incidenti nei cantieri. Per farlo è necessario lavorare senza sosta sulla cultura della sicurezza anche personale che si coltiva ogni giorno attraverso investimenti e formazione".

Nelle ultime ore, sempre in Friuli, è morto un 32enne, rimasto schiacciato da un muletto, e un 16enne - in stage - si è amputato una mano con una fresa.

(Unioneonline/D)

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