"I suoi capelli biondi fluttuavano nell'aria, ho riconosciuto subito Sara tra le fiamme": comincia così il racconto di Tina Raccuia, la madre di Sara Di Pietrantonio, la 22enne strangolata e poi bruciata nel maggio del 2016 dal suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano.

L'8 maggio scorso, la Corte d'assise d'appello di Roma ha chiesto l'ergastolo per l'uomo.

La madre della giovane racconta durante una puntata di Terzo Indizio, trasmissione in onda su Retequattro, di essersi precipitata sul luogo del delitto attirata dal fumo dell'auto, che stava bruciando a poca distanza dalla sua abitazione.

Una volta arrivata ha capito subito cos'era successo.

In alcune telefonate, il cui audio originale è stato trasmesso in diretta, si sente tutta la rabbia di Paduano nei confronti di Sara.

Frasi come: "Sto cercando di affrontare le cose con te, ma ogni volta incontro un muro", "Le tue sono tutte scuse", "Liberissima di fare quello che vuoi".

L'amore tra i due era ormai terminato, almeno quello di Sara, ma era iniziata la follia dell'uomo nei confronti della 22enne che, come ha sottolineato la madre: "Provava solo pena per Vincenzo".

(Unioneonline/s.a.)

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