La polizia tedesca ha rintracciato e arrestato una donna di 89 anni, Ursula Haverbeck, condannata per aver negato l'Olocausto, che non si era presentata al carcere di Bielefeld per scontare la sentenza di reclusione.

Soprannominata dai media tedeschi "nonna nazista", l'anziana è stata ritrovata dalle forze dell'ordine nella sua casa di Vlotho, nella Germania nord occidentale.

Lo scorso ottobre Haverbeck è stata condannata a sei mesi di carcere per "negazionismo".

Durante un incontro pubblico aveva infatti affermato che il lager di Auschwitz fosse un semplice campo di lavoro, mai usato per un progetto di sterminio di massa degli ebrei.

La donna aveva presentato ricorso in appello, ma il tribunale della Bassa Sassonia aveva confermato la sentenza.

Alcuni giorni fa era scaduto il termine entro cui doveva presentarsi in carcere.

Vedova di Werner Georg Haverbeck, ex funzionario nazista e attivista di estrema destra morto nel 1999, già in passato la donna era stata multata e condannata per le sue dichiarazioni sullo sterminio degli ebrei, un atto che in Germania costituisce reato, con una pena massima di cinque anni di reclusione.

(Unioneonline/F)

LA NUOVA LEGGE POLACCA SULL'OLOCAUSTO:

© Riproduzione riservata