È una frase choc quella pronunciata - all'interno del carcere di Ancona - da Lucky Awelima, uno dei tre nigeriani che insieme ai connazionali Desmond Lucky e Innocent Oseghale, sono detenuti con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana Pamela Mastropietro a Macerata.

"Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva", queste le parole di Lucky Awelima mentre parla con Desmond Lucky.

I dialoghi sono riportati nella nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio a carico di Oseghale che invece è recluso ad Ascoli Piceno. A questa richiesta di Innocent, Awelima avrebbe risposto che non era interessato.

Il corpo della 18enne era stato ritrovato a pezzi in due trolley abbandonati a Pollenza.

In una seconda intercettazione, Awelima avrebbe poi detto di aver saputo che Pamela era stata stuprata.

Intanto, Oseghale verrà interrogato oggi nel carcere di Ascoli Piceno. L'uomo, già detenuto per le accuse di vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere e detenzione di droga a fini di spaccio, dovrà rispondere ora anche dell'accusa di omicidio

(Unioneonline/s.a.)

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