"Una disgrazia, tutta la comunità sarda di Monza e Concorezzo è in lutto": è commosso Salvatore Carta, fondatore del circolo sardo "Sardegna", dopo la notizia della morte di Giuseppe Cambuli, il 46enne di Nurallao morto a seguito di un incidente avvenuto tra Arcore e Villasanta una decina di giorni fa.

Oggi si svolgono i funerali, nella chiesa parrocchiale di Concorezzo.

"Giuseppe e la sua famiglia, composta dalla moglie e dai tre figli, oltre che dal padre Gigi e dalla madre Maria di Samassi, erano molto conosciuti e frequentavano la nostra associazione. Il 22 aprile - racconta Carta, originario di Oristano - era su una Fiat 500 d'epoca e tornava dalla Comunione del figlio, che era in macchina insieme a lui. All'altezza di una rotonda l'utilitaria ha sbandato, forse ha preso il cordolo, e si è ribaltata. Il bambino, 10 anni, è stato sbalzato fuori dall'abitacolo attraverso il tettuccio, mentre Giuseppe è rimasto incastrato tra le lamiere".

Immediato l'intervento dei soccorritori e dei vigili del fuoco. Il 46enne è stato portato d'urgenza all'ospedale Niguarda di Milano, "ed è stato sottoposto a due interventi, ma purtroppo le ferite erano troppo gravi, sembra che abbia battuto la testa in modo violento, e non ce l'ha fatta".

Il figlioletto, invece, non ha riportato conseguenze preoccupanti.

All'incidente hanno assistito, inorriditi, i parenti che seguivano la 500 ma che nulla hanno potuto fare se non chiamare subito l'ambulanza.

"Giuseppe era un ingegnere e lavorava in una multinazionale; ha sempre trovato il tempo da dedicare alle attività del circolo e insieme alla sua famiglia erano arrivati in Brianza nel 1960. Noi non lo dimenticheremo mai".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)
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