Il capodoglio che ieri mattina è stato trasportato da Punta Maimoni, dove è rimasto spiaggiato per più di un mese, all'isola di Mal di Ventre, non rimarrà solo.

A partire dai prossimi giorni i tecnici dell'Area marina protetta del Sinis inizieranno il monitoraggio dell'esemplare.

Una sorta di studio per capire bene se l'enorme esemplare pesante 5 tonnellate e lungo circa dieci metri si sposta da quel punto esatto dove i sommozzatori dei vigili del fuoco lo hanno sistemato e in quanto tempo la carcassa si decompone.

"In mare tutto può succedere", tiene a precisare il direttore del parco marino Giorgio Massaro. Aggiungendo: "Poco tempo fa, ad esempio, una forte mareggiata ha squarciato una nostra boa. Il monitoraggio del capodoglio serve per capire bene come si conclude l'intero progetto studiato da noi in collaborazione con il Comune".

Sara Pinna
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