Vincent Bolloré, patron dell'omonimo gruppo, è stato iscritto nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta per "corruzione di pubblici ufficiali stranieri", dopo l'assegnazione alla sua società di concessioni portuali in Africa occidentale, a Lomé, in Togo, e a Conakry, in Guinea.

Il miliardario francese - che era stato preso in custodia martedì mattina negli uffici della polizia di Nanterre - ha lasciato l'ufficio dei giudici ieri sera, dopo un fermo durato 36 ore e dopo essere stato interrogato.

Oltre al magnate, sono stati ascoltati anche due dirigenti del suo gruppo: il capo della divisione internazionale di Havas, Jean-Philippe Dorent, e Gilles Alix, direttore generale del gruppo Bolloré.

In una nota, il gruppo dell'industriale bretone ha sottolineato come Bolloré, "che rimane presunto innocente", grazie all'iscrizione "può finalmente avere accesso a questo dossier che non ha mai conosciuto e rispondere a queste accuse infondate".

Il finanziere 66enne è primo azionista di Vivendi, nel cda di Tim.

La società, attiva nel campo dei media e delle comunicazioni, è al centro di una disputa legale con il gruppo Mediaset.

IL VIDEO DEL FERMO DI BOLLORÉ:

(Unioneonline/F)
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