I talebani hanno lanciato la ormai consueta offensiva di primavera contro gli Usa e i suoi alleati, rifiutando così gli appelli del governo afghano per avviare i colloqui di pace.

Quest'anno si chiama operazione "Al Khandaq", e prende il nome da una famosa battaglia del VII secolo a Medina, in cui i combattenti musulmani hanno sconfitto gli invasori "infedeli".

"Prenderemo di mira le forze statunitensi, i loro alleati, i loro agenti dei servizi segreti e i loro sostenitori interni", recita il comunicato dei talebani, e "ci concentreremo sulla loro distruzione, uccisione e cattura".

Ogni anno - da quando è iniziata la guerra - gli jihadisti in Afghanistan lanciano l'offensiva di primavera, che segna l'inizio della stagione dei combattimenti: quest'anno in particolare arriva in risposta alla nuova strategia annunciata da Donald Trump, che ha dato alle forze Usa più libertà e più ampi margini di manovra per inseguire gli insorti.

La presenza delle basi americane - spiegano i talebani - "sabota tutte le possibilità di pace".

(Unioneonline/L)
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