L'iniziativa del GAL Logudoro-Goceano è rivolta alla formazione e alla costituzione di nuova impresa nell'ambito della green economy e dell'agroalimentare.

Si tratta di un percorso (180 ore) di formazione e affiancamento finalizzato all'avvio di nuove imprese, che a breve coinvolgerà venti partecipanti per la sede di Ozieri, venti per quella di Bono e in egual numero per quella di Thiesi, rivolto a soggetti disoccupati, in mobilità o cassintegrazione.

Il 45 per cento dei posti è riservato alle donne. Come ha spiegato Giammario Senes, presidente del Gal, "il progetto ALTER risponde alle due fondamentali esigenze individuate dall'analisi del Piano d'Azione locale: la necessità di formazione professionale e l'agevolazione di iniziative imprenditoriali in ambito turistico, in una zona che rischia un drammatico spopolamento e un indice di invecchiamento tra i più alti in Italia".

Il territorio del Gal, che comprende i 34 comuni del Logudoro, Goceano, Meilogu e Villanova, ha infatti perso dal 2001 al 2015 più di 14mila abitanti, circa il 22 per cento della popolazione totale. La fetta di fondi comunitari destinati dalla Regione per il Piano d'azione del Gal Logudoro ammonta a cinque milioni e duecentomila euro, una somma più che dimezzata rispetto al precedente finanziamento. L'investimento economico sarà accostato a un investimento culturale, nel tentativo di incentivare e convincere le imprese a coordinarsi e fare rete.

Giampiero Marras
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