I carabinieri di Messina hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e trasferimento fraudolento di valori.

Tre di loro sono stati portati in carcere, 11 sottoposti all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Il provvedimento è frutto di un'indagine condotta nei confronti della famiglia mafiosa di Mistretta (Messina) che ha tentato un'estorsione nei confronti di 2 imprenditori edili. Entrambi si erano aggiudicati un appalto del valore di circa 1 milione di euro.

I soldi sarebbero serviti poi per riqualificare 12 gallerie d'arte, meglio conosciute come "Fiumara d'Arte" e provenivano dal Comune e dall'Unione europea.

Le indagini, che avevano già portato all'arresto di una coppia di imprenditori edili per trasferimento fraudolento di valori, hanno evidenziato l'intestazione fittizia, in favore di 11 complici, di due locali notturni e uno stabilimento balneare.

Oltre questo anche una compravendita illegale di auto usate.

L'inchiesta ha origini lontane, addirittura nel 2015, quando un coppia di coniugi imprenditori edili si è rivolta ai carabinieri raccontando di essere vittima di un tentativo di estorsione.

(Unioneonline/M)
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