Aderiranno allo sciopero nazionale dell'8 maggio i 20 lavoratori dell'Enav, società che si occupa del controllo del traffico aereo dell'aeroporto di Elmas.

Al centro della protesta, le preoccupazioni per il piano industriale dei vertici aziendali: prevede che due dei quattro centri di controllo d'area vengano destinati a ospitare torri di controllo remotizzate.

"Significa non avere più occhi umani designati al controllo del traffico aereo, demandandolo a un sistema di telecamere - spiegano i lavoratori - La torre remota è volta a un mero risparmio economico, al fine di massimizzare il profitto, nonostante l'azienda, a maggioranza pubblica, non sia in crisi e produca utili record".

I dipendenti aggiungono: "Questo scenario vedrebbe l'aeroporto, come tanti altri in Italia, prossimo alla perdita di decine di posti di lavoro. Sperando in un intervento delle sigle sindacali e delle forze politiche isolane, il personale metterà in campo ogni mezzo previsto dal contratto nazionale per contrastare il piano industriale e mantenere lo scalo ai massimi livelli di professionalità e sicurezza".
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