"Don Usai aveva rapporti sessuali con le ragazze ospiti della comunità".

Lo ha detto davanti ai giudici del Tribunale di Oristano una ragazza nigeriana, una delle testimoni chiave nel processo per favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale che vede tra gli imputati don Giovanni Usai, fondatore della comunità Il Samaritano di Arborea (sotto accusa anche il nigeriano Alphonsus Eze difeso da Carlo Figus).

La ex ospite della comunità ha riferito di aver avuto rapportI con il sacerdote, che ne aveva anche con altre ospiti; la ragazza non ha chiarito se in cambio il sacerdote desse loro del denaro ma ha ammesso che don Usai le aiutava e dava denaro da mandare alle famiglie in Nigeria.

Sono stati ripresi i passaggi di alcune intercettazioni telefoniche tra le ragazze: una di loro avrebbe detto che in occasione dell'ultimo rapporto il sacerdote le diede solo 50 euro.

La ragazza ha anche ricordato che un'altra ospite le aveva proposto di sistemare una telecamera nella stanza da letto per filmare don Usai e poterlo poi ricattare e ha comunque ribadito di "non essersi mai prostituita in comunità". Il processo è stato aggiornato al 10 maggio.

Un procedimento che va avanti da anni dopo la clamorosa inchiesta che nel 2010 era culminata con l'arresto del sacerdote accusato di aver favorito il giro di prostituzione con le ragazze straniere ospiti della comunità, ma soprattutto di aver abusato di una ospite (che si è costituita parte civile con l'avvocato Francesca Ferrai). Don Giovanni Usai ha sempre respinto le accuse.

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