È il teatro per eccellenza della città. È anche l'ultimo in Italia coi palchettisti, eredi di quegli imprenditori che nel 1884 acquistarono un palco. Il Teatro Verdi è diventato forse il maggior simbolo della vita culturale e artistica della città di Sassari.

In oltre un secolo di storia si sono esibiti sul suo palco i grandi nomi del teatro, della danza e della lirica internazionale: Pietro Mascagni, Ettore Petrolini, Rudolf Nureyev, Paola Borboni, Totò, Luciano Pavarotti, Vittorio Gassman, Eduardo De Filippo, Carla Fracci, Anna Magnani per citarne solo alcuni.

Grazie alla cooperativa Teatro e/o Musica, sabato 21 e domenica 22 aprile, il teatro ospiterà una produzione originale di storytelling dal titolo "Invito a Teatro: Il Verdi racconta", un viaggio insolito tra passato e presente ricostruito dall'ormai collaudato progetto di storytelling "Racconti Erranti".

ll soggetto, i testi e la regia dello spettacolo sono di Monica De Murtas, le coreografie di Rossella Serra e Alessandra Mura che cura anche i costumi mentre la consulenza musicale è di Gabriele Verdinelli.

Ad interpretare il ruolo del Teatro: personaggio cangiante dai cento volti e dalla multiforme creatività sarà l'attore Maurizio Giordo custode eccentrico e visionario di un tesoro fatto di memoria. Lo spettacolo non si svolgerà sul palco e gli spettatori non siederanno in sala ma saranno invitati ad esplorare l'intero edificio.

Tra gli interpreti accanto a Maurizio Giordo: le danzatrici del Balletto del Mediterraneo diretto da Rossella Serra e Alessandra Mura, il Coro della Polifonica Santa Cecilia diretto da Matteo Taras, la Corale Canepa diretta da Luca Sirigu, la trombettista Jasmin Ghera, la classe di arte scenica del Conservatorio Canepa di Giovanni Scandella, gli allievi del laboratorio teatrale di Racconti Erranti.
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