Anche dopo la morte la sua testimonianza sarà ascoltata in tribunale.

Questa l'importante novità nel caso di Judy Malinowski, la 33enne bruciata viva dal fidanzato, Michael Slager, e morta dopo due anni di agonia a Columbus, nell'Ohio.

Nel processo per omicidio a carico dell'uomo verrà infatti proiettato davanti al giudice il video registrato dalla vittima quando si trovava in fin di vita in ospedale, prima della morte, avvenuta nel giugno dell'anno scorso.

Il filmato rappresenta una prova schiacciante contro l'aggressore.

Si tratta di un caso senza precedenti nella giustizia americana.

I fatti risalgono al 2015, quando l'ex della donna le aveva dato fuoco dopo averla cosparsa di benzina vicino a una stazione di servizio.

Per due anni Malinowski è sopravvissuta all'aggressione, sottoponendosi a decine di interventi chirurgici.

Slager è già stato condannato a 11 anni di carcere nel 2016 per aggressione criminale e incendio doloso aggravato.

Dopo la morte dell'ex compagna, se giudicato colpevole del delitto, rischierà la pena di morte.

In seguito a questo caso, che ha sconvolto l'opinione pubblica, lo Stato dell'Ohio ha modificato la sua normativa sulle aggressioni, disponendo un aumento della pena pari a sei anni per chi commetta un crimine che lasci la vittima mutilata o sfigurata in modo permanente.

(Unioneonline/F)
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