"Non possiamo far finta di essere in un tempo normale, c'è un dubbio che attraversa molti dei nostri Paesi europei sull'Europa, una sorta di guerra civile europea sta emergendo: stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale".

Queste le parole pronunciate da Emmanuel Macron, nel suo primo intervento al Parlamento europeo di Strasburgo.

Il presidente della repubblica francese si è rivolto agli eurodeputati per avviare una mobilitazione attorno alla sua ambizione di "rifondare l'Europa".

"Di fronte all'autoritarismo che ci circonda la risposta non è la democrazia autoritaria ma l'autorità della democrazia", ha detto, facendo riferimento ai nazionalismi in ascesa nel Vecchio Continente.

Secondo il capo di Stato, la democrazia europea è "la nostra migliore chance. Il peggiore errore sarebbe di abbandonare il nostro modello e la nostra identità".

Infine, a proposito della questione dei migranti, tema che spesso ha diviso i Paesi dell'Ue, ha affermato: "Entro la fine della legislatura dobbiamo sbloccare il dibattito avvelenato sui migranti, sulla riforma di Dublino e la relocation: propongo di creare un programma europeo per finanziare le comunità locali che accolgono e integrano i rifugiati".

LA REPLICA DI JUCKER - "Non dimentichiamo che l'Europa non è solo franco-tedesca", ha detto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, intervenendo dopo il presidente francese.

"Siamo 28, domani 27", ha spiegato, riferendosi alla futura uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, "affinché il motore funzioni ci vuole anche l’apporto degli altri".

Juncker ha poi chiesto di evitare di "dividere gli uni e gli altri", augurandosi che "il fossato che divide l’Europa tra Est e Ovest sia riempito da un’ambizione comune condivisa".

Il presidente della Comissione ha poi elogiato il discorso del capo di Stato, affermando che "la vera Francia è tornata" e che "la sua elezione e la campagna elettorale che ha condotto hanno dato nuove speranze all’Europa".

IL BILATERALE CON TAJANI - Prima di parlare all'Europarlamento Macron è stato impegnato in un bilaterale con Antonio Tajani.

Secondo quanto si apprende, tra i due c'è stata "totale sintonia".

Al centro dell'incontro, definito "molto cordiale", i temi del bilancio europeo, della difesa, della Siria, dell'allarme migranti e del piano Marshall per l'Africa. I due hanno discusso anche della situazione politica in Italia che sta vivendo uno stallo dopo le elezioni dello scorso 4 marzo.

(Unioneonline/F)
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