Acque pulite, tanti nutrienti.

Manna per le ostriche che da qui a poco inizieranno a crescere sui filari dei long line, gli impianti per la coltivazione delle cozze che in parte saranno utilizzati, da maggio in poi, per allevare i prelibati molluschi della specie Crassostrea gigas. La semenza arriverà dalla Francia ma proprio a Santa Gilla, grazie alle ideali condizioni ecologiche della laguna, diventerà matura e della giusta pezzatura per poter essere immessa sul mercato.

A gestire la produzione saranno tre cooperative. La Peschereccia e Santa Gilla Esche che fanno capo al Consorzio ittico e lo Squalo, una coop autonoma che già da anni si occupa di allevare questo ricercatissimo e mollusco.

La sperimentazione, durata oltre un anno, è stata finanziata da Sardegna Ricerche. Del gruppo di lavoro fanno parte la Fondazione IMC onlus - Centro Marino Internazionale di Oristano diretto da Paolo Mossone; l'Università di Cagliari con il professor Piero Addis, l'Agris con la direzione di Nicola Fois e per l'Università di Sassari con la professoressa Antonella Lugliè.

In Europa la produzione stimata di ostrica concava ammonta a 88.353 tonnellate, di cui l'85 per cento è prodotto nella sola Francia. La seconda produttrice, l'Irlanda, si attesta sul 10% del volume totale. L'Italia è ultima con lo 0,03 per cento. In Italia vengano prodotte (tra pesca ed allevamento) ostriche concave e piatte per circa 500quintali l'anno.
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