Dopo le parole pronunciate dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha spiegato come alla base dell'attacco in Siria da parte degli americani ci fosse l'intenzione di colpire "obiettivi legati alle armi chimiche", il suo omologo Usa Donald Trump rilancia e chiede un impegno più forte da parte degli alleati francesi e inglesi.

Devono assumersi "una maggiore responsabilità sia militare che finanziaria, per mettere in sicurezza la regione", è stato detto da Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto, "sono determinati ad annientare l'Isis e a creare le condizioni per impedire un suo ritorno".

Nonostante non ci sia mai stato il riferimento diretto alle parole di Macron, molti osservatori hanno notato come una certa irritazione da parte del numero uno di Washington verso il presidente francese sia evidente, soprattutto per quanto detto da quest'ultimo: "Dieci giorni fa il presidente Trump ha detto che gli Stati Uniti intendevano disimpegnarsi dalla Siria. Noi l'abbiamo convinto che era necessario rimanere a lungo. E l'abbiamo anche convinto che bisognava limitare gli attacchi con armi chimiche, mentre c'era un'escalation tramite una serie di tweet che non vi saranno sfuggiti...".

"La missione Usa in Siria non è cambiata - ha ribadito Sanders - e Trump è stato chiaro: vuole un ritorno a casa delle truppe il più presto possibile".

(Unioneonline/s.s.)

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