Continuano le manifestazioni contro la violenza sulle donne, dopo il brutale stupro - da parte di un gruppo - e l'uccisione di una bambina di 8 anni nella città di Katua nello Stato di Jummu, nel nord dell'India.

Le persone sono scese in strada quando, a Nuova Delhi e in altre città, sono emersi i raccapriccianti dettagli sulla morte della bimba musulmana, che è stata ripetutamente violentata nei cinque giorni del rapimento in un capannone e poi in un tempio Indù.

Secondo quanto riportato dalla polizia, la piccola era stata rapita da un ragazzo minorenne e da un complice. Sedata, era stata più volte violentata prima di essere uccisa.

Il ministro delle donne e dell'infanzia Maneka Ghandi ha richiesto la pena di morte per chi violenta bambini sotto i dodici anni. "Sono stata profondamente colpita dallo stupro a Kathua, e da tutti i recenti casi di violenze sui bambini", ha dichiarato in un video messaggio pubblicato su Twitter.

(Unioneonline/s.a.)

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