Brian Birchell ha solo 12 anni ma ha già tentato il suicidio per due volte.

A spingerlo alla disperazione l'accanimento dei bulli che lo tormentano da sette anni: anni in cui ha già cambiato altrettante scuole, nel tentativo di trovare un ambiente in cui riuscisse finalmente a stare bene, fino però a perdere le speranze.

Negli ultimi mesi si è rinchiuso in casa, a volte lasciandosi andare ad atti di autolesionismo.

È un dramma che rischiava di rimanere nella città in cui si sta consumando: a Gympie, nel Queensland, in Australia, se la mamma di Brian, Patrina Benton, non avesse lanciato una campagna per combattere il bullismo.

A "Fight the Good Fight against Bullying" ("Combatti la battaglia giusta contro il bullismo") stanno aderendo sempre più persone. Tra loro anche Ed Sheeran, il cantante inglese dai capelli rossi come quelli di Brian, che ha voluto incontrarlo.

"Hanno cominciato a prendermi in giro proprio per i miei capelli rossi - racconta il 12enne - fino a quando non hanno iniziato a picchiarmi e da allora le cose sono andate sempre peggio. L'ultima volta mi sono colpito alla testa da solo per sfogare la rabbia, perché non ne posso più di quei ragazzi, sono stufo di loro".

"Dovrei forse restare inerme a guardare cosa succede in quella scuola dove nessuno muove un dito per difendere mio figlio dai bulli? - la denuncia della mamma -. Le ho provate tutte: gli ho fatto cambiare scuola, ho informato la polizia e il Dipartimento di Educazione del Queensland: tutto senza risultati".

(Unioneonline/D)
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