Il silenzio assordante sulla sorte del marito dura dal 2015, quando Wang Quanzhang, avvocato e attivista per i diritti civili in Cina, è finito agli arresti insieme ad altre 200 persone, considerate dissidenti dal Governo popolare.

Ora Li Wenzu spera di attirare l'attenzione internazionale sul caso, per poter finalmente avere notizie del proprio marito, a cui è stato anche negato l'incontro con un legale.

La sua colpa, secondo uno degli organi ufficiali di stampa, sarebbe quella di "aver messo seriamente a repentaglio l'ordine sociale nazionale", dopo aver difeso nelle aule di tribunale vittime di abusi della polizia e membri di un movimento spirituale vietato dalle autorità.

(Unioneonline/b.m.)

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