Cinque agenti delle dogane francesi sono entrati nella sala della stazione di Bardonecchia (Torino) in cui opera l'associazione Rainbow4Africa che assiste i profughi, e avrebbero obbligato un migrante a sottoporsi a un test delle urine.

L'azione, che viene definita da attivisti e volontari come "irruzione", non sarebbe stata autorizzata: fuori dalla sala, infatti, è stato affisso un cartello firmato dal sindaco Francesco Avato che consente l'ingresso solo ai volontari e ai mediatori culturali del Comune.

Il primo cittadino ha quindi informato subito sia la prefettura che la questura.

Sembra che i poliziotti, armati, fossero alla ricerca di un migrante che la Francia aveva appena respinto.

L'episodio, accaduto nella serata di ieri, ha suscitato ampie polemiche: "Questa è stata la prima e l'ultima volta" ha detto il sindaco della cittadina piemontese. Che ha aggiunto:: "Non avevano alcun diritto di introdursi lì dentro. Non si permettano mai più. Quella è una stanza gestita dal Comune con dei mediatori. I volontari, come altre realtà, collaborano al progetto".

E poi Maurizio Martina, capogruppo del Partito Democratico, su Twitter: "I fatti di Bardonecchia sono gravi".

(Unioneonline/s.s.)
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