"Un'emozione grandissima, tanto quanta è stata la paura": Romina Argiolas, di Sadali, è la donna che ha partorito il suo bimbo, il terzo, a bordo di un'auto vicino al bivio di Nurri, assistita solo dal suo compagno.

Tutto è andato bene, e mamma e neonato sono in ottime condizioni.

Due giorni fa Romina, che fa l'estetista, era a casa, e ha cominciato a sentire le contrazioni: "Mi consideravo un po' esperta, dato che ero al terzo parto, ma non potevo prevedere lo svolgersi così rapido della situazione", racconta.

"Ho telefonato al mio compagno, che era a Macomer, e quando è arrivato siamo saliti in macchina per raggiungere l'ospedale più vicino. Ho capito però che il tempo era poco, e intanto avevamo chiamato anche un'ambulanza, perché ci venisse incontro".

Con gli altri due figli si era sottoposta all'epidurale, "sapevo che quei dolori, sempre più forti, significavano una cosa sola. Il bambino voleva nascere, sentivo ormai la testa che usciva, e quindi ci siamo fermati al bivio di Nurri. Lì, sul sedile della macchina, è nato nostro figlio Francesco".

Il piccolo è stato avvolto da alcuni asciugamani, "che mia madre - spiega Romina - aveva per fortuna lasciato in auto". All'arrivo dell'ambulanza, mamma e figlio sono stati caricati a bordo, legati ancora dal cordone ombelicale, e trasportati al Santissima Trinità di Cagliari.

"Francesco sta benissimo, pesava alla nascita 3 chili e 320, ed era lungo 53 centimetri. Non potrò mai dimenticare questa gioia immensa, ma anche la grande paura che abbiamo provato su quella strada, dove spesso il telefonino non prende e in casi di emergenza i rischi sono tanti".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)
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