Non accenna a fermarsi la spirale di tensione che dall'avvelenamento dell'ex spia russa Sergey Skripal caratterizza i rapporti tra il Cremlino e l'Occidente. E coinvolge anche l'Italia. Mosca ha infatti espulso due diplomatici italiani, in risposta alla decisione della Farnesina di espellere altrettanti diplomatici russi.

Il ministro degli Esteri di Mosca ha convocato oggi gli ambasciatori di Germania, Francia, Regno Unito, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Italia: "Abbiamo convocato alcuni responsabili delle missioni diplomatiche dei Paesi che hanno intrapreso dei passi ostili nei nostri confronti in segno di solidarietà con la Gran Bretagna a causa del cosiddetto caso Skripal. Agli ambasciatori verranno consegnate note di protesta e verranno annunciate le misure di risposta", scrive in una nota il ministro degli Esteri russo.

Proprio ieri il Cremlino ha annunciato l'espulsione di 60 diplomatici americani e la chiusura del consolato a San Pietroburgo.

"Un'azione - è la replica della portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders - che segna un ulteriore deterioramento delle relazioni tra Usa e Russia".

"Non abbiamo scatenato alcuna guerra diplomatica e non abbiamo dato il via noi allo scambio di sanzioni, siamo stati obbligati a prendere misure di ritorsione in risposta alle azioni ostili e illegittime", è la risposta piccata di Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin. Il quale ha poi aggiunto che Mosca "rimane aperta a sviluppare relazioni positive con gli altri Paesi"

In tutto l'Occidente sono 150 i diplomatici russi espulsi, come "risposta - dicono gli Usa - a un attacco russo su suolo britannico".

(Unioneonline/L)

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CHIUSO IL CONSOLATO AMERICANO:

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