L'ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulia, intossicati all'inizio di marzo a Silisbury, sono entrati in contatto con l'agente chimico nervino toccando la porta di ingresso della loro abitazione.

Questa la svolta nel corso delle indagini portate avanti dalla polizia britannica, che fa quindi venire meno le ipotesi dei giorni scorsi sulla presenza della sostanza all'interno di una valigia che Yulia aveva portato con sé da Mosca e nel sistema di ventilazione dell'auto usata quel giorno.

A seguito dell'avvelenamento, numerose sono state le reazioni a livello internazionale, tanto che oltre 150 diplomatici russi sono stati espulsi da vari Paesi del mondo; da Londra le accuse puntano a Mosca, che invece nega ogni coinvolgimento.

(Unioneonline/s.s.)

LE ACCUSE A LONDRA:

L'INTOSSICAZIONE:

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