Da sabato 30 aprile riapre i battenti il Mut di Stintino, che sarà visitabile anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.

I visitatori avranno la possibilità di addentrarsi nella storia della Tonnara Saline, raccontata da una serie di video e da una carrellata di immagini fotografiche. Nell'esposizione permanente anche gli attrezzi in uso nella tonnara, una ricca documentazione formata anche da diari e vecchi articoli di giornale, gli abiti usati durante la mattanza, e il modellino della tonnara realizzato da Agostino Diana, Rais della Tonnara Saline.

Tra i reperti archeologici tre anfore provenienti dal relitto di Cala Reale all'Asinara, un fondo di anfora con residui di salsa di pesce, sedici vertebre di tonno e un esemplare raro di vaso a forma di tonno. In conclusione del percorso espositivo è possibile vedere anche la quadreria del museo, composta in gran parte da opere donate al Comune di Stintino. Si tratta di lavori di artisti sardi che hanno dipinto la vita della tonnara, da Stanis Dessy ad Ausonio Tanda, da Franco Carenti a Nani Tedeschi a Paola Dessy.

Sarà possibile fin dalla riapertura del museo, partecipare alla creazione dell'opera d'arte collettiva dal titolo "Ri-trascrizioni", ideata dall'artista sardo Antonello Fresu. I visitatori troveranno, durante il percorso espositivo, una scrivania con il romanzo "Lo sa il tonno" di Riccardo Bacchelli, e un libro dove trascrivere, a mano, un capoverso, una pagina o un capitolo intero del romanzo d'avventura, che ha come protagonista un giovane tonno.
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