Le dichiarazioni del sindaco di Cagliari Massimo Zedda sulla metropolitana di superficie hanno avuto l’effetto di un terremoto. Dalla parte di Zedda il primo cittadino di Quartucciu Pietro Pisu e l’ingegnere trasportista Italo Meloni.

Sulla vicenda prende posizione anche Chicco Porcu, l’amministratore unico dell’Arst, l’ente regionale che gestisce la metropolitana di superficie.

Zedda sostiene che la metropolitana di superficie "è il più grande progetto di speculazione edilizia in corso a Cagliari".

"Sono certo che il Sindaco non si riferiva al caso specifico dell’estensione della rete metro con direttrice Quartu, ma a un pericolo sempre presente quando si progettano reti di trasporto che, proprio per la loro natura di ricucitori del tessuto urbano, possono favorire lo sviluppo di alcune zone a discapito di altre".

Chi coordina questi interventi e quanto costerà lo sviluppo della linea Metro direttrice Quartu?

"La responsabilità del coordinamento di tutta l’attività di definizione dei tracciati è esercitato dalla Regione Sardegna Assessorato dei Trasporti. Sono 9,5 km di estensione per oltre 100 milioni di euro d’investimenti, interamente finanziati con fondi FSC nazionali. Ottenere questi fondi è stato salutato da tutti, compreso il sindaco Zedda, come un grande successo della Regione e della Città Metropolitana".

Come sono stati decisi i tracciati e chi ha partecipato alla loro definizione?

"Il tracciato odierno è frutto di un lungo percorso che ha coinvolto tutte le amministrazioni interessate mediando tra esigenze diverse. Ciascuno ha avuto la possibilità di indicare le proprie priorità. Alla fine il percorso è stato condiviso e sottoscritto da tutti compreso il Comune di Cagliari rappresentato ai massimi livelli".

Il sindaco Zedda ha cambiato idea?

"Cambiare idea è perfettamente legittimo. Ben vengano proposte di miglioramento purché siano tecnicamente realizzabili e abbiano la piena condivisione di tutti i Comuni interessati. Anche questa fase di revisione dovrà comunque avere un termine per evitare il rischio, sempre presente, di perdita dei fondi a favori di progetti già pronti in altre parti d’Italia".

Per Zedda i tracciati sono binari morti e il piano finanziario rischia di non reggere.

"Il sindaco giustamente guarda avanti. Per fortuna nel progetto complessivo è prevista una estensione di oltre 40 km con circa 400 milioni d’investimenti che consentiranno di chiudere tutti gli anelli in direzione Ospedali, Sestu, l’anello Ovest dal Policlinico alla stazione di piazza Matteotti, la direttrice Poetto. Nessun binario morto, quindi, ma una rete trasportistica di livello europeo. Questo consentirà di reggere anche la sfida della sostenibilità della gestione operativa".

Qual è il ruolo di Arst nella realizzazione della nuova rete Metro?

"Arst è il soggetto attuatore dell’intervento sulla base una convenzione che RAS ha con Arst e con lo stesso Comune di Cagliari. Va ricordato che Arst ha storicamente contribuito a trasformare in Sardegna i vecchi tracciati ferroviari a scartamento ridotto in moderne linee metro-tramviarie".

Il sindaco sostiene che dovrebbe essere Ctm a gestire la metro e non l’Arst per favorire l’integrazione tra i mezzi...

"Capisco che il Sindaco non possa essere informato su tutto. Ma il biglietto unico integrato c’è già così come il coordinamento tra Arst e Ctm. Quello che conta per gli utenti non è l’operatore unico, ma il coordinamento operativo e commerciale dei servizi. In tutto il mondo a valle di un soggetto unico - che cura governance e pianificazione del sistema di trasporto pubblico - ci sono una pluralità di operatori che realizzano i servizi nell’ambito di una rete unitaria per gli utenti".
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