"Tornato? Non se ne è mai andato".

È sfinita e preoccupata Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia, raccontando di essere ancora vittima di uno stalker, Giovanni B., che la tormenta da più di un anno.

L'uomo, che per mesi le ha scritto una lunga serie di sms convulsi in cui le manifestava la sua "passione", è stato arrestato nel settembre 2017 dopo decine di denunce e dopo aver violato un provvedimento che lo obbligava a non avvicinarsi a meno di 500 metri da lei. È stato scarcerato dopo due mesi e a dicembre ha patteggiato 18 mesi di reclusione, che sta scontando a casa sua.

Eppure anche da lì ha trovato il modo di continuare a contattare la Comi.

"Dai domiciliari - ha detto lei in un'intervista al Corriere - nonostante il divieto di importunarmi, ha ripreso a inondarmi di messaggi da un falso profilo Facebook a nome di Andrea Corsini".

"In questi giorni mi ha scritto cose tipo: 'Ci sposiamo il 16 maggio', 'Ho già chiamato il parroco di San Ruffino e poi andrò a prendere i vestiti', 'buonanotte amore mio, ti amo da impazzire', 'amore vado in banca a Mestre e poi vado a comprare le fedi nuziali', 'amore mio che ne dici? Ti piacciono queste fedi, sulla tua c’è un diamantino, ma il diamante vero sei tu'".

"Condiziona ogni giorno la mia giornata da più di un anno. Ho dovuto cambiare casa, percorsi, abitudini. Non è mai stato aggressivo, ma nessuno può garantire che non lo diventi: invece di provare ad avvicinarmi con un anello di fidanzamento, come ha già fatto, potrebbe farlo con un coltello o una pistola. Nulla lo ferma".

(Unioneonline/D)

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