Col memorial dedicato a Sandro Sechi, scomparso tragicamente 13 anni fa, sabato sera, al centro intermodale passeggeri, si celebrano i 40 anni della storia della radio libere della Sardegna, partendo dall'emittente cagliaritana Radiolina, la quale entra di diritto nella storia.

Una manifestazione, quella di sabato, organizzata dall'associazione culturale Maart per ripercorrere la storia delle radio libere, che a Macomer nella metà degli anni settanta diventa un grande fenomeno di rilievo sociale, che entra di diritto nella storia delle comunicazioni dell Marghine e della Sardegna centrale.

Sandro Sechi
Sandro Sechi
Sandro Sechi

È l'occasione di incontro dei protagonisti di quelli anni, che parteciperanno con delle performance legate a programmi del passato e quelli attuali.

L'iniziativa è legata anche ad una borsa di studio per quegli imprenditori che operano all'estero e oltreoceano.

Quella delle radio libere è una storia che risale alla metà degli anni settanta (sulla scia della già quotata emittente cagliaritana Radiolina), quando a Macomer iniziò a trasmettere una delle prime emittenti radiofoniche della Sardegna.

Radio a Macomer negli anni 80
Radio a Macomer negli anni 80
Radio a Macomer negli anni 80

Con mezzi tecnici scarsissimi, ma con tanto entusiasmo, un gruppo di ragazzi, infatti, diedero vita nel 1975 a Radio Sardegna Centrale, che venne chiusa un anno dopo dalla magistratura, ma per far nascere nel 1976 la prima emittente radiofonica libera, Macomeradio, che oltre alla musica, per anni faceva informazione, quiz, dirette dei consigli comunali e del Macomer calcio.

In quegli anni nacquero anche Radio Macomer Centrale (l'unica sopravvissuta, diventata emittente regionale), Radio Sardegna Giovane e Radio Telemarghine. Tra uno stacco musicale e i racconti dei protagonisti di allora, ci sarà anche la mostra e degustazione delle birre amatoriali di Macomer.
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