Si è riaperto a Bologna, in Corte d'Assise, il processo per concorso nella strage alla stazione ferroviaria del 2 agosto 1980.

Imputato è l'ex Nar Gilberto Cavallini, 65 anni, ergastolano in semilibertà, accusato di aver fornito supporto logistico, tra alloggio, auto e documenti falsi, a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, già condannati in via definitiva come esecutori della strage in cui morirono 85 persone e 200 rimasero ferite.

"Abbiamo ritenuto di formalizzare questa accusa nei confronti di Cavallini - ha detto il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato -. È un processo in cui crediamo molto, non solo per l'accertamento di una responsabilità penale ma anche per una risposta a favore e nell'interesse dei familiari delle vittime".

"Le sentenze e gli altri elementi che abbiamo illustrato in aula ci consentono di valorizzare elementi a supporto della responsabilità concorsuale che riteniamo debba essere riconosciuta a carico di Cavallini, in una lettura che sia coerente con i giudicati di condanna di Mambro, Fioravanti e Ciavardini".

"Ci fa piacere - ha concluso Amato - che ci siano le parti civili a supportarci in questo sforzo, che non è certamente facile a 37 anni di distanza dai fatti".

IL PM: "IL RUOLO APICALE DI CAVALLINI" - "Basta la lettura del suo casellario giudiziale – le parole del pm Antonello Gustapane, durante l'udienza – per comprendere la scelta deviante, eversiva, fascista fatta da Cavallini fin dal 1976, quando esordì nell’ambito criminale con un omicidio e un tentato omicidio".

I Nuclei armati rivoluzionari, di cui Cavallini faceva parte, "aderivano a un'ideologia neofascista spontaneista, che propugnava la lotta allo Stato borghese attraverso piccoli nuclei di persone, estremamente decise, che si doveva rendere responsabile di azioni eclatanti per disgregare lo Stato". Cavallini "all’interno della banda aveva un ruolo apicale".

I TESTIMONI - Decine le persone chiamate a testimoniare: oltre a Mambro, Fioravanti e Ciavardini, anche il terrorista internazionale Ilich Ramirez Sanchez (meglio noto come "Carlos"), l'ex parlamentare Carlo Giovanardi, l'ex consigliere di Yasser Arafat ed ex portavoce del Fronte popolare per la liberazione della Palestina Bassam Abu Sharif, il leader di Forza nuova Roberto Fiore, l'ex comandante del Ros dei Carabinieri ed ex direttore del Sisde Mario Mori e il leader di Ordine nuovo Carlo Maria Maggi, condannato in via definitiva come mandante della strage di piazza della Loggia a Brescia.

(Unioneonline/D)

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