Sono state identificate le bulle coinvolte nell'aggressione a Mariam Moustafa, la 18enne nata a Ostia e morta a Nottingham in circostanze non ancora chiarite.

Sono sei ragazze, secondo quanto accertato dalla polizia di Nottingham, che non ha rivelato altre informazioni.

Intanto non è ancora stato chiarito il movente dell'agguato: gli inglesi tendono a escludere il razzismo, anche se è questo il sospetto numero uno della famiglia.

E al vaglio c'è anche l'ipotesi dello scambio di persona: Mariam potrebbe essere stata scambiata dalle bulle per una ragazza che sui social si faceva chiamare "black rose".

L'INCHIESTA ROMANA - Anche la Procura capitolina ha aperto un'inchiesta e ha inviato in Inghilterra, tramite i Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo, i referti e la documentazione medica acquisiti all'ospedale romano Bambin Gesù in merito all'intervento chirurgico al cuore subito anni fa dalla giovane.

Non è chiaro infatti se la ragazza sia entrata in coma per le lesioni subite nell'aggressione o per i difetti congeniti che aveva al cuore.

L'inchiesta aperta a piazzale Clodio dai pm Sergio Colaiocco e Tiziana Cugini al momento ipotizza il reato di omicidio preterintenzionale aggravato dal movente razziale ma quando si farà luce sulle cause della morte, l'accusa potrebbe cambiare: nel caso in cui Mariam fosse morta per negligenze da parte dei medici del Queen's medical center, infatti, la Procura di Roma potrebbe procedere contro chi ha partecipato al pestaggio per il reato di lesioni personali.

(Unioneonline/D)

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