Il Comune di Novara, amministrato dalla Lega, ha revocato l'autorizzazione a un corso di nuoto per otto richiedenti asilo.

L'iniziativa era nata da un progetto della cooperativa Pollicino per insegnare ai rifugiati i rudimenti di questo sport, dopo che la scorsa estate tre migranti sono morti facendo il bagno nel Lago Maggiore o in alcuni canali della zona.

L'inizio dei corsi, che avrebbero dovuto tenersi nella piscina comunale del centro sportivo Terdoppio, è stato fermato perché - secondo quanto sostiene l'assessore allo sport, Federico Perugini - "il 6 marzo l'amministrazione ha istituto la scuola di nuoto comunale che gestisce in esclusiva i corsi all'interno dell'impianto".

Il Comune sostiene dunque che nessuna lezione extra possa essere autorizzata, anche se "i migranti potranno iscriversi ai corsi comunali".

"Subito revocata! Questa era discriminazione verso gli italiani!", aveva commentato su Facebook il capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, Matteo Marnati.

Sul caso è intervenuta la Regione Piemonte.

"Crediamo ci siano tutti gli elementi per aprire un caso presso il nostro Centro regionale antidiscriminazioni e poter approfondire cosa sia veramente successo", ha annunciato l'assessore regionale all'Immigrazione e Diritti civili, Monica Cerutti.

"A pochi giorni dalla settimana antirazzista - ha dichiarato Cerutti - apprendiamo di un caso che riguarda il Comune di Novara, che potrebbe trattarsi di discriminazione indiretta, perché non agita direttamente, pur avendo chiaro un fine discriminatorio nei confronti di giovani richiedenti asilo".

(Unioneonline/F)
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