Le pressioni sulla famiglia del ragazzino tredicenne, presunta vittima di violenza sessuale, non sono finite nemmeno quando il giudice ha ordinato gli arresti domiciliari per lo stalker.

Così, oggi lo stesso giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per l'educatore cinquantenne Giuseppe Mazza, che ha lasciato la propria casa ed è stato rinchiuso a Uta.

È l'ennesimo colpo di scena nell'indagine, condotta dai carabinieri della stazione di San Bartolomeo e della Compagnia, sulle violenze sessuali che un invalido in carrozzina (Santino Antonio Casula, 59 anni, di Oschiri ma da lungo tempo residente in città) avrebbe rivolto all'adolescente. L'indagato è in arresto già da alcune settimane. Giuseppe Mazza era il badante di Casula.

Avrebbe tentato di mantenere un rapporto di amicizia con il ragazzino, ma i familiari del tredicenne si sono opposti. Secondo la Procura, Mazza avrebbe minacciato pesantemente la famiglia, finendo prima ai domiciliari e ora in carcere.

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