Assoluzioni con formula piena e prescrizioni per Marcello Garau, attuale dirigente settore Lavori pubblici del Comune di Porto Torres.

Lo hanno deciso i giudici Sabelli e Palazzi della nona sezione penale del tribunale di Roma nel processo sulla cosiddetta loggia segreta P3, un gruppo che, secondo le accuse (dall'associazione a delinquere e segreta all'illecito finanziamento e alla diffamazione), puntava a condizionare gli organi istituzionali e amministrativi e a ottenere fondi da privati da utilizzare nel settore energetico, soprattutto fotovoltaico, anche in Sardegna.

"La fine di un calvario dopo tanti anni di pene; - dichiara Marcello Garau - queste vicende che ti segnano la vita, che ora spero di riprendere a condurre in maniera più serena anche se ancora sono scosso da tutto questo".

Garau, ex dirigente del settore Ambiente, era stato licenziato in modo illegittimo nel 2010 dal Comune di Porto Torres con l'accusa di "falsità dichiarative commesse ai fini dell'instaurazione del rapporto di lavoro". Ma per la Corte di appello di Cagliari quella dichiarazione sulla domanda di partecipazione al concorso, bandito allora dall'ente comunale e vinto dallo stesso Garau "non era configurabile come una falsa attestazione".

La sentenza del 23 marzo scorso aveva disposto il reintegro e il risarcimento danno corrispondente alle mancate retribuzioni degli ultimi sette anni.

Circa 678mila euro di cui 220mila euro entro settembre 2017 e il resto nel 2018, compresi i riconoscimenti previdenziali pari a 178mila euro.

Da qualche mese Marcello Garau, difeso in questi anni dall'avvocato Marco Enrico di Sassari, è ritornato dietro i banchi dell'ufficio comunale nell'area Lavori pubblici.

"Dopo tanto accanimento credo che questa sentenza sia la giusta conclusione per una vicenda che ha condizionato pesantemente la vita di un uomo innocente", ha detto l'avvocato Enrico.
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