Silvio Berlusconi rischia di dover risarcire lo Stato italiano per "danno d'immagine".

La procura della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un'indagine sul presunto caso di compravendita dei senatori nel 2007 e in particolare sui tre milioni di euro finiti nei conti del Movimento Italiani nel Mondo dell'ex senatore Sergio De Gregorio, passato dall'Italia dei valori al centrodestra e tra gli artefici della caduta del secondo governo Prodi.

Lo riporta "la Repubblica".

Secondo il quotidiano, l'ex cavaliere potrebbe essere condannato a pagare di tasca propria gli effetti sullo spread causati dalla fine di quell'esecutivo.

Sembra infatti che i magistrati contabili siano pronti a chiedergli un maxi-risarcimento per il danno d'immagine ed economici (pari a circa sei milioni di euro) innescati dalla caduta del governo di centrosinistra.

Il fascicolo è stato affidato ai pm contabili Ugo Montella e Massimiliano Minerva, che hanno dato mandato alla Guardia di finanza di procedere con alcuni approfondimenti.

Per il caso della compravendita dei senatori nel 2015 Berlusconi era stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione per il reato di corruzione. Poi in Appello, nel 2017, era arrivata la prescrizione.

(Unioneonline/F)

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