Diecimila persone sono scese in piazza a Firenze per il corteo promosso dalle associazioni dei senegalesi in memoria del loro connazionale Idy Diene, 54 anni, ucciso a colpi di pistola da Roberto Pirrone il 5 marzo scorso sul ponte Amerigo Vespucci.

Una manifestazione pacifica contro il razzismo e che chiede verità sul caso, dopo le parole del pensionato italiano, che ha detto alle forze dell'ordine di aver sparato "alla prima persona che mi è capitata".

Il corteo, partito da piazza Santa Maria Novella, ha raggiunto il ponte dove è avvenuto l'omicidio.

Idy Diene, l'ambulante senegalese ucciso il 5 marzo
Idy Diene, l'ambulante senegalese ucciso il 5 marzo
Idy Diene, l'ambulante senegalese ucciso il 5 marzo

Alla manifestazione hanno aderito Arci, Anzi, Cgil e Potere al popolo; tra i presenti anche il sindaco Dario Nardella - contestato nel presidio di alcuni giorni fa - e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Intervenuto durante l'iniziativa, il primo cittadino di Firenze ha affermato: "Credo che sia un momento importante quello di oggi e c'è Firenze. Non era una risposta scontata, Firenze dimostra di essere una città aperta, soprattutto rispettosa della vita umana".

"Ho parlato con la famiglia di Idy - ha proseguito Nardella - e ha acconsentito a far svolgere una giornata funebre con una cerimonia funebre, e questo ci consente di programmare il lutto cittadino e in questo modo daremo un ulteriore segnale di sensibilità e vicinanza della nostra città".

I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Idy Diene era una persona di pace" molti cartelli con la sua foto, oltre che pettorine rosse con su scritto "Diritti senza confini".

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata