Domani scade il termine per l'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione a scuole, asili e nidi e all'appello mancano "ancora 30mila bambini sotto i sei anni".

Questa la stima di Carlo Signorelli, past president della Società italiana di igiene medicina preventiva e sanità pubblica (Siti).

"Al momento dati certi non ce ne sono. La base da cui partiamo sono i 120mila delle coorti 2011-2015 calcolati dal ministero della Salute. Sappiamo che una parte è stata recuperata a ottobre 2017 e si può quindi stimare che ne manchino ancora circa 30 mila".

Signorelli però aggiunge: "Difficilmente però non verranno riammessi a scuola, ci sono Regioni che hanno una proroga perchè hanno l'anagrafe vaccinale, altre che danno un appuntamento d'ufficio quando mandano la lettera di richiamo ai genitori. Come minimo ci dovrebbe essere un ultimo colloquio con la Asl prima di arrivare all'esclusione. I conti si potranno fare solo a giugno".

Alcune Regioni hanno a disposizione dei dati provvisori: per il Piemonte si parla di 1.200 bambini non in regola, mentre per il Veneto la cifra sarebbe più alta, superiore alle 8mila unità.

"La sensazione è che ci sia stato un bel recupero: l'obbligo ha agito sia sui genitori esitanti sia sulle strutture, che si sono trovate per effetto della legge sull'obbligo e del nuovo piano vaccinale a dover fare il doppio delle vaccinazioni rispetto al passato. I disservizi che si sono riscontrati sono stati minimi rispetto al carico a cui sono stati chiamati i centri vaccinali", ha concluso Signorelli.

(Unioneonline/F)

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