Oggi, 8 marzo, si celebra in tutto il mondo la festa della donna.

E dopo anni di lotta e proteste per la rivendicazione dei propri diritti, il movimento femminista mondiale si prepara a scendere in piazza, per dare un segnale forte e per fare capire che indietro non si torna, ma anzi ci si affaccia al futuro con rinnovata grinta e determinazione nel rispetto della dignità, dei valori, dei talenti.

Dal #metoo, hashtag lanciato ad Hollywood per rompere il velo di silenzio attorno alle molestie e agli abusi maschili, si passa al #wetoo, con l'obiettivo di dar ancora più voce e unire chi è sopravvissuto a questi episodi di violenza.

A Roma nel pomeriggio è previsto il corteo "Non Una Di Meno" che, a partire dalle 17, andrà da piazza Vittorio a piazza Madonna Di Loreto.

In programma anche un giorno di sciopero globale per tutte le donne, con più di 70 Paesi coinvolti. In tutte le città d'Italia ci saranno azioni, picchetti e cortei, per rimarcare ancor più l'attenzione "sulla violenza maschile contro le donne, la mancanza di finanziamenti e riconoscimento dei centri antiviolenza, la chiusura degli spazi delle donne, l'obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici". Uno sciopero per denunciare "il dato spaventoso delle molestie e dei ricatti sessuali sul lavoro".

IN SARDEGNA - In programma numerose iniziative nell'Isola, fra convegni, spettacoli, mostre d'arte ed appuntamenti diversi.

GLI UOMINI "MALTRATTANTI":

DONNE IN PIAZZA IN COREA:

IL CORTEO DEGLI STUDENTI A MILANO:

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata