"Agenti disarmati contro il terrorismo".

È l'allarme lanciato dal sindacato di Polizia Ugl, in una nota, a firma del segretario della provincia di Cagliari, Alessandro Congiu, dove si legge: "Recentemente il capo della Polizia Gabrielli ha dichiarato che 'L'Isis prima o poi colpirà anche l'Italia' e anche i servizi segreti confermano che bisognerebbe fare una riflessione su un eventuale attacco terroristico, facendo questa domanda: siamo preparati?".

L'Ugl rilancia il dubbio, sottolineando come "i nostri organici sono ancora fermi da decenni, i nostri equipaggiamenti e i nostri dispositivi di sicurezza individuale sono antiquati".

Il sindacato fa anche proposte concrete al ministero dell'Interno. Una su tutte: consentire che gli uomini delle forze dell'ordine possano portare, quando sono in borghese, un'arma "più occultabile" rispetto alla pistola d'ordinanza, questo perché la Beretta 92 Fs (che pesa 1,2 kg ed è lunga 21 centimetri, "sia nel periodo invernalee soprattutto nel periodo estivo sia impossibile da occultare, creando allarme sociale e limitando la legittima difesa degli operatori".

Di qui la richiesta a chi di dovere di riconoscere "come nei primi anni Settanta" al tesserino delle forze dell'ordine nazionali valore di "porto d'arma corta per difesa personale".

"Un diritto, chiosa Congiu, previsto dalla normativa, ma che di fatto è disatteso".

(Unioneonline/l.f.)
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