Fa ancora discutere la Suinicola del Centro Sardegna, operativa fino a dicembre 2012 nella zona industriale di Isili Perd'e Cuaddu.

I trenta lavoratori, che subirono la chiusura dell'attività, ancora oggi non sono stati liquidati, mancano infatti circa 200mila euro della liquidazione e per la maggior parte anche i soldi della mobilità in deroga.

Con l'appoggio dei sindacati (FISMIC e CGIL) hanno fatto un'ingiunzione di pagamento perché, se l'azienda non è in grado di pagare, non lo sta facendo neppure l'Inps, nonostante il fondo di garanzia.

"Continuano - racconta Enrico Melis, uno degli ex lavoratori - a chiederci documenti, l'ultimo è la visura ipocatastale, la mobilità del 2014 è stata pagata a qualcuno per intero, a qualcun altro per 8 mesi, altri non hanno visto ancora nulla".

Vogliono dunque chiarezza i lavoratori e soprattutto una soluzione al loro problema.

La maggior parte di loro è ancora senza lavoro e con una famiglia da mantenere.

"Ci hanno fatto fare corsi su corsi - spiega ancora Melis - ma le riqualificazioni non sono servite".

La Suinicola doveva dare respiro all'economia del centro Sardegna, infatti erano impiegate persone di vari paesi, come Isili, Villanovatulo, Villacidro, Nurallao, Genoni, Gesturi, Nurri, ma di quel sogno non è rimasto che un capannone vuoto e l'amaro per un'attività che aveva creato un prodotto di qualità e si era ritagliata una nicchia di mercato importante.

La cattiva gestione e i mancati progetti realizzati l'hanno messa in ginocchio senza possibilità di rialzarsi.
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