Continuano, nonostante la "tregua umanitaria" di cinque ore al giorno annunciata dalla Russia, i combattimenti tra i ribelli e le forze leali al presidente Bashar al Assad alla periferia della Ghouta orientale.

È quanto riferisce l'Osservatorio siriano dei diritti umani, gruppo vicino all'opposizione, che denuncia i bombardamenti aerei dell'esercito di Assad, ricominciati in mattinata.

Le forze del regime stanno avanzando nel sobborgo a est di Damasco, enclave dei ribelli dal 2012: "Con intensi bombardamenti il regime sta cercando di riprendere il controllo della zona", spiega la ong in una nota.

Scontri che sono andati avanti per tutta la notte e nelle prime ore del mattino, fino alle 9 ora locale (le 8 in Italia) quando sono iniziate le cinque ore di tregua giornaliera annunciate da Mosca.

Almeno sei i raid aere sferrati nella notte e all'alba da Damasco. La Ghouta - regione in cui si stima vivano 400mila persone - è assediata dalle forze del regime dal 2013. Dallo scorso 18 febbraio, stando a quanto denuncia l'Osservatorio, sono più di 550 i civili uccisi, tra cui 136 bambini.

La "tregua umanitaria" votata all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza Onu da subito non era stata rispettata, così Mosca ha annunciato una tregua "ad ore" per consentire l'attivazione di un corridoio di aiuti umanitari.

(Unioneonline/L)
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