L'allarme era stato lanciato da giorni e ha contribuito a tenere alta l'attenzione sulle manifestazioni in programma oggi, nell'ultimo weekend prima del voto, nelle piazze di Milano, Roma e Palermo.

Queste le tre città in cui la situazione era giudicata "calda" e che in effetti ha registrato qualche ora di tensione, in particolare nel capoluogo lombardo.

Qui sono avvenuti scontri tra forze dell'ordine e antagonisti a Milano.

Il corteo antifascista organizzato per oggi si stava dirigendo da Largo la Foppa a Porta Volta, quando un gruppo ha tentato di dirigersi verso piazza Baiamonti, in contrapposizione al raduno di CasaPound.

Una ventina di agenti sono stati schierati in assetto antisommossa per bloccare il passaggio.

I manifestanti sono arrivati a contatto con il cordone di polizia, sono stati lanciati fumogeni e petardi e le forze dell'ordine hanno risposto con alcune manganellate e una carica di alleggerimento.

Nei tafferugli sono esplose anche un paio di bombe carta e volate delle bottiglie.

SALVINI - In piazza Duomo, invece, si è svolto il comizio del leader della Lega Matteo Salvini, che si è concluso senza problemi di ordine pubblico.

Il segretario della Lega ha chiuso l'appuntamento giurando da presidente del Consiglio sulla Costituzione italiana e sul Vangelo.

"Mi impegno - ha detto - e giuro di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, giuro di servivi con onestà e coraggio e di applicare la Costituzione italiana, da molti ignorata, rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Lo giurate insieme a me? Io lo giuro. Andiamo a governare", ha detto dal palco.

CAGLIARI - Anche nel capoluogo sardo si sta svolgendo un corteo "antifascista e antirazzista" che sta attraversando le vie del centro. Circa 300 persone sono partite da piazza Matteotti e hanno percorso via Garibaldi, via Sonnino e ora sfilano in via Roma.

A ROMA - A Roma, nel primo pomeriggio, piazza del Popolo si è riempita con l'afflusso lento ma continuo dei partecipanti alla manifestazione, che dopo essere partiti da piazza della Repubblica, essere discesi lungo via Barberini e via Sistina, sono arrivati dal Pincio.

Sono molte migliaia le persone che hanno aderito al corteo contro il fascismo e il razzismo, voluto dall'Anpi.

Molte migliaia, come ha ripetuto diverse volte lo speaker sul furgone che apriva il corteo e dietro al quale sfilava lo striscione di testa, sorretto tra gli altri da Susanna Camusso e Pietro Grasso.

Il maltempo e il timore per le violenze e disordini (che non ci sono stati) hanno complicato i piani e le previsioni degli organizzatori: piazza del Popolo, infatti, è piena solo a metà.

Molte le organizzazioni e le associazioni che hanno aderito, impossibile fare il censimento delle sigle, con Cgil Cisl e Uil in prima fila, molto rappresentate dalle varie federazioni e articolazioni territoriali.

Ma lungo il percorso che ha portato a piazza del Popolo, hanno marciato i manifestanti delle associazioni antirazziste, degli immigrati, dei partiti.

Tante le persone anziane, con il fazzoletto tricolore al collo dell'Anpi, molti anche i ragazzi e le ragazze che hanno sfilato ordinatamente, senza problemi di ordine pubblico.

Nella piazza, dietro il palco, si sono incontrati i diversi esponenti dei partiti e dei sindacati presenti all'iniziativa: il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, che ha parlato a lungo con Roberta Pinotti, Anna Finocchiaro, Maurizio Martina, Valeria Fedeli.

Matteo Renzi è arrivato in mezzo a una bolgia di telecamere, fotografi e giornalisti e ha salutato Gentiloni, poco prima che il premier la lasciasse piazza del Popolo. Leu ha aderito con Pietro Grasso e Laura Boldrini.

A PALERMO - "Meglio porco che fascista" e "Mai più fascismi". Sono i due striscioni che aprono il corteo antifascista partito da pochi minuti da piazza Verdi a Palermo.

A sfilare delegati dell'Anpi, di Potere al popolo, ma anche dell'Arci, dello Slai Cobas e del circolo proletari comunisti, ma anche dei centri sociali.

Tante bandiere rosse e slogan come 'siamo tutti antifascisti' e 'fascisti tornate nelle fogne' animano il corteo diretto a Palazzo delle Aquile.

SODDISFAZIONE DI MINNITI - ''A conclusione di una giornata decisamente impegnativa per l'ordine e la sicurezza pubblica si conferma, ancora una volta, la forza della democrazia italiana''.

A sottolinearlo è il ministro dell'Interno, Marco Minniti, che ha seguito per tutta la giornata dal Viminale lo svolgimento delle manifestazioni, e ha chiamato il capo della polizia, Franco Gabrielli, per esprimere apprezzamento alle forze dell'ordine che con "tranquilla fermezza" hanno consentito che tutte le manifestazioni previste, al di là di qualche singola e limitata tensione, si svolgessero serenamente.

Complessivamente nella giornata di oggi si sono tenute 119 manifestazioni in 30 province che hanno visto impegnate circa 5mila unità delle forze dell'ordine.

(Unioneonline/m.c.)
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