Nell'incontro del 16 febbraio a Cagliari, di fronte alla sede dell'assessorato regionale alla Sanità, il direttore generale e alcuni funzionari avevano elargito ampie rassicurazioni sulla pubblicazione dell'interpello per la fine di marzo.

Ma il Comitato Idonei Concorso Farmacie, dopo sei anni d'attesa e ulteriori promesse, ha deciso di inasprire la lotta per ottenere l'assegnazione delle nuove attività.

Hanno stabilito di consegnare le schede elettorali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il cui arrivo è previsto in Sardegna per il 26 febbraio, affinché possa sollecitare l'accelerazione delle procedure.

La rabbia dei farmacisti è riesplosa dopo le successive dichiarazioni a mezzo stampa dell'assessore Luigi Arru, che ha attribuito la causa dei ritardi della macchina burocratica regionale ai tredici ricorsi effettuati dai rurali sul calcolo dei punteggi in graduatoria.

Dichiarazioni che il comitato rispedisce al mittente: "I ricorsi hanno interessato solo circa otto mesi dei sei anni del concorso. Arru dovrebbe chiarire perché si rimarca tanto la vittoria della sua amministrazione al Tar ma non il fatto che la stessa non ha ancora applicato le relative sentenze a partire da agosto 2017. Mai nessuna sospensiva neanche in precedenza era stata data dal tribunale amministrativo, stessa situazione dicasi per il ricorso in secondo grado".

Dati alla mano, nonostante sia una Regione a Statuto speciale, la Sardegna sembra essere davvero in fondo alla classifica nell'espletamento del concorso straordinario: in Piemonte si è arrivati già al quarto interpello; in Liguria al terzo, così come in Puglia e in Emilia Romagna; in Veneto il primo interpello risale al 2016; in Lazio, Lombardia e Sicilia al 2017.

Nell'Isola, nonostante i ricorsi al Tar siano stati presentati nel periodo febbraio-aprile 2017, c'è ancora da attendere.

Giampiero Marras

LA PROTESTA:

LA RISPOSTA DELLA REGIONE:

© Riproduzione riservata