Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) si schiera a fianco della Regione Sardegna per realizzare il Centro europeo per l'Osservatorio delle onde gravitazionali nella miniera di Sos Enattos a Lula.

In lizza ci sono anche alcune località di Ungheria e Olanda.

Il sito di Lula è compatibile con i requisiti di bassissimo rumore sismico e antropico. Il nuovo osservatorio deve infatti essere installato in gallerie sotterranee a qualche centinaio di metri di profondità, e gli studi hanno dimostrato che Sos Enattos possiede caratteristiche geologiche e di urbanizzazione adeguate.

Spiega l'assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci: "Se l'Osservatorio fosse localizzato in Sardegna arriverebbe dall'Europa un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro. Noi ci siamo e presentiamo la nostra candidatura, garantendo supporto con ogni intervento possibile".

Il Miur, la Regione, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l'Università di Sassari hanno firmato digitalmente un Protocollo d'intesa finalizzato a mettere in atto ogni iniziativa utile a favorire l'insediamento della infrastruttura Einstein Telescope nell'Isola, anche con lo scopo di entrare nella lista delle infrastrutture di ricerca riconosciute a livello europeo.

Il progetto era stato presentato lo scorso 7 febbraio a Roma al ministro Valeria Fedeli dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall'assessore della Programmazione Raffaele Paci, ricevuti al Miur insieme al presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni e al rettore dell'Università di Sassari Massimo Carpinelli.
© Riproduzione riservata