Il caso della sospensione dei fondi da parte della Regione in merito al bando "Rientro dei Cervelli", relativi agli anni 2009, 2010 e 2011, viene seguito "con attenzione" dall'Università di Sassari.

Lo chiarisce lo stesso ateneo che, in una nota, scrive di respingere "fermamente ogni falso addebito" e si attiverà per dimostrare la "correttezza amministrativa del suo operato".

L'Università, così come risulta dagli atti che verranno inviati alla Procura, evidenzierà di aver "operato legittimamente sulla base della documentazione prodotta dai candidati, i quali erano in possesso dei requisiti stabiliti dal medesimo bando, peraltro attestati dalle Istituzioni Universitarie straniere ove i candidati hanno svolto il triennio richiesto all’estero".

Infine, aggiunge, "i giudici competenti, sia amministrativi che penali, hanno già acclarato l’infondatezza di ogni addebito finora mosso all’ateneo turritano" come risulta da ultimo "anche da decreto del Giudice penale del 15 febbraio 2018".

(Unioneonline/s.s.)

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