C'è anche un capitolo dedicato al 41 bis e alle carceri sarde nella relazione finale del lavoro svolto dalla commissione Antimafia in questa legislatura.

Nel documento, presentato dalla presidente Rosy Bindi, alla presenza del ministro dell'Interno Marco Minniti e del presidente del Senato Pietro Grasso, viene elogiato il nuovo carcere di Sassari, mentre la commissione sottolinea con preoccupazione i lavori che si prolungano per la nuova struttura in corso di realizzazione a Cagliari.

"Solo nel giugno del 2015 - si legge nel documento - entrava in funzione il nuovo carcere di Sassari, mentre quello di Cagliari è ancora lungi dall'essere completato. Anzi, nel corso dei sopralluoghi svolti dalla Commissione si è potuto constatare che, mentre la struttura di Sassari risulta un istituto dedicato, idoneo ad ostacolare le comunicazioni interne tra detenuti appartenenti a diversi gruppi di socialità e ad assicurare un trattamento rispettoso della dignità umana, quella del capoluogo sardo, sebbene progettata allo stesso modo, si presenta pressoché abbandonata e in via di deterioramento".

Ancora, secondo i dati della Commissione, sono complessivamente 730 i detenuti ial 41 bis, ma gran parte di loro, "circa 640", è ospitata in "strutture non idonee".

Di qui l'auspicio per una sempre costante attenzione al regime del carcere duro, definito "un insostituibile perno della legislazione antimafia".

Il penitenziario sassarese può ospitare circa 90 detenuti in regime speciale e lo stesso varrà per quello cagliaritano quando sarà completato, per un totale di 180 posti idonei al 41 bis nelle due città sarde.

(Unioneonline/L-l.f.))

VOTO, ALLARME DI MINNITI:

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